Belfast 2016, immagini dal workshop


Venerdì 31 marzo 2017

Serata con i partecipanti del workshop fotografico, edizione luglio 2016

L’Irlanda del Nord costituisce tuttora un luogo di divisione dove il processo di pace tra cattolici/repubblicani e protestanti/lealisti, intrapreso 19 anni fa, non si può ancora dire completamente concluso. La Brexit ha, anzi, fatto sorgere nuovi dubbi sulla sua stabilità. Simbolo di questo fragile equilibrio sono i 24 chilometri di muri e recinzioni, le cosiddette Peace Lines, che ancora dividono molte aree di Belfast in quartieri-enclave.

Per tutto il mese di Luglio le sei contee britanniche dell’Ulster sono attraversate da marce, tra le quali la parata di Portadown, che rappresentano l’affermazione dei tre principi fondamentali per la comunità protestante: la fede, la lealtà e lo Stato.
La Marcia Orangista del 12 Luglio a Belfast celebra la vittoria con la quale nel 1690 gli inglesi, guidati da Guglielmo d’Orange, sancirono il loro predominio sui nativi irlandesi. La festa inizia la sera precedente, quando enormi falò, i bonfire, illuminano la notte dei quartieri protestanti, rimandando ai fuochi che guidarono la navigazione notturna delle truppe di Guglielmo d’Orange. In cima ai bonfire sventolano fiere le bandiere lealiste e quelle dei loro movimenti. Poi, prima di essere accesi, i vessilli britannici vengono tolti per fare posto ai simboli antagonisti, quelli repubblicani e cattolici, pronti ad essere bruciati.

Verrà presentata la mostra collettiva “Belfast, Luglio 2016”, già esposta all’OFF dell’ultima edizione del Festival della Fotografia Etica, che vuole raccontare tradizioni che rimandano ad un passato lontano ma che sono sentite dai protestanti dell’Irlanda del Nord come una realtà viva ed espressione massima del loro orgoglio lealista.

(Maria Uggeri, Francesca Piamarta, Marco Vezzini, Medea Bianchi, Luca Mezzomo, Bianca Favale, Partrizia Biondini, Simona Iurlaro)

foto di Maria Uggeri